Sorgo rosso (in cinese Hong gaoliang jiazu 红高粱家族, letteralmente “Il clan del sorgo rosso”) scritto dal premio Nobel per la letteratura Mo Yan, pubblicato originariamente in cinque parti tra il 1985 e il 1986,ed in Italia nel 1994, narra la storia di un anomalo clan familiare della regione cinese di Gaomi.
Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo, opera del grande regista cinese Zhang Yimou, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 1988.
Nel romanzo si raccontano le vicissitudini del giovane Yu Zhan’ao, orfano che si batte in un mondo in trasformazione, tra le insidie dell’autorità costituita, la crudeltà degli spietati stranieri venuti da una terra lontana per portare violenza ed oppressione, alle non meno minacciose formazioni di combattenti comunisti e nazionalisti in perenne lotta tra loro.
E tra storie di amore e di morte violenta, rituali magici e spiriti vendicativi, tra bande di cani feroci e uomini ridotti ad una vita spesso altrettanto misera e disperata, la storia giunge fino ai tempi recenti, quando il sorgo ha dovuto lasciar posto a varietà di culture ibride, segno di una vita che si è contaminata, allontanandosi dalle miserie ma anche dalla grandezza di un passato divenuto mito, ormai solo ricordo per vecchi ‘dagli occhi troppo simili a quelli dei conigli’.
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