Internship Master Program: uno stage professionalizzante per il futuro, una profonda esperienza culturale e umana.
Ecco l’appassionata testimonianza di Erica, che attraverso le sue foto ci ha raccontato gli aspetti più emozionanti del suo Internship Master Program a Shanghai.
« Che mondo strano la Cina: così grande, immensa e variegata che ogni metro percorso è una nuova scoperta. E i cinesi, così particolari e speciali. Disponibili e solari, perché hanno sempre il sorriso sulle labbra e sono sempre pronti a darti una mano: non importa cosa tu chieda, loro ti diranno sempre di si, e cercheranno di aiutarti, come possono.
Il risvolto della medaglia sta nella moltitudine di accenti e di significati nella loro lingua: se cerchi di esprimerti in cinese, sfoderano la loro pignoleria nel correggere la tua pronuncia. Tìng búdong (= “non ho capito”) è la frase che può salvarti e al tempo stesso farli sorridere, o ridere di te. »
« Ultimo venerdì prima di iniziare l’internship: giornata a Qibao. Luogo bellissimo, caratteristico e soprattutto pregno di quelle tradizioni cinesi che sembrano non affievolirsi mai.
In una pittoresca pagoda, una campana: la leggenda narra che, se la suoni tre volte, porti fortuna. Alcuni la suonano per superstizione, altri solo per il gusto di farsi una foto con questa enorme campana piena di fiocchetti e di pensieri scritti e depositati dai turisti. Un altro prezioso ricordo da portare a casa. »
« Il famoso hot pot: un misto di pietanze asiatiche, ordinate crude e stufate in una grossa pentola su un fornello al centro del tavolo, in costante funzione fino alla fine del pranzo.
La parte più bella: osservare le portate con sorpresa e ridere con gli amici per la quantità di cibo ordinato, spinti dalla voglia di esagerare pur di non perdere l’occasione di conoscere ogni nuovo sapore… »
« 24 Dicembre: vigilia a casa di un amico. Dopo un’intensa giornata di lavoro, siamo pronti a festeggiare! Si ordina qualcosa da mangiare e, dopo cena, iniziano gli immancabili giochi con le carte. La tua nuova famiglia sono le persone con cui hai condiviso tanti momenti. Il Natale arriva con qualche ora in anticipo rispetto al solito, siamo tutti in fibrillazione e la serata vola come se le ore fossero minuti. »
« Ultima settimana di permanenza a Shanghai: diventare “turisti full time”, girovagando per la città che ci ha ospitati per tre mesi. Destinazione: Financial Shanghai, Pearl Tower, Trasparent Observatory.
A circa 468 metri d’altezza un pavimento trasparente, che dà la sensazione di camminare nel vuoto ed essere sospeso nell’aria. Tra fascino e paura ti fai coraggio iniziando a scattare foto. Poi ti fermi ad osservare la città da un’altra prospettiva, provando il brivido di vedere “il mondo sotto i tuoi piedi” in dimensioni ridotte. »
« All’esterno della Pearl Tower con le mie compagne di avventura.
Fin dal primo istante, per tre mesi, ho avuto l’appoggio di cui necessitavo: ho trovato non solo una coinquilina, ma una vera amica! A noi si è poi aggiunta la parte mancante del trio e il loro appoggio mi ha dato la forza di affrontare ogni cosa con uno spirito diverso. Mi hanno regalato un abbraccio nel momento in cui ne avevo bisogno, oppure un sorriso sincero, rendendo così stupendo il mio viaggio. »
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