Ne è passato di tempo dalla prima Esposizione Universale, tenutasi a Londra nel 1851 nel mitico, allora avveniristico, Crystal Palace (oggi, forse, sembrerebbe ai più una grande serra, messo a confronto con le più ambiziose – e talvolta presuntuose – strutture degli architetti contemporanei).

Tante cose sono cambiate, dalle politiche di organizzazione alle logiche costruttive.

Ma un filo conduttore, pressoché invariato nei secoli, è rappresentato dalla partecipazione di moltissimi paesi, chiamati ad esporre, appunto, gli elementi distintivi della propria cultura, nel tentativo di fornire uno sguardo onnicomprensivo sul panorama mondiale.

E quale argomento, se non il cibo, può rappresentare al meglio le differenze culturali tra le nazioni? Ecco come nasce il tema di EXPO Milano 2015.

EXPO Milano 2015

EXPO Milano 2015

Una delle nazioni che, in questa era di globalizzazione, ha maggiormente conservato (e diffuso) la propria tradizione culturale e culinaria è senza dubbio la Cina.

Il 2015 segna, nella storia delle Esposizioni Universali, la prima volta in cui la Cina si presenta con un padiglione self-built. A voler essere precisi, in realtà, la presenza cinese all’EXPO di Milano consta non di uno, bensì di 3 padiglioni distinti!

Ve li presentiamo brevemente:

Il Padiglione Ufficiale

Intitolato “Terra di speranza, cibo per la vita”, il padiglione ufficiale cinese di EXPO 2015 è un’affascinante costruzione che coniuga armonicamente parti di acciaio e di bambù, dando origine a una struttura che potrebbe rievocare una grande capanna di fieno o le montagne.

Quasi 5000 metri quadri di esposizione. Quattro aree tematiche, cielo uomoterra armonia, riconducibili a tre ambiti di riflessione, oscillanti tra tradizione e innovazione (quasi a richiamare i tre tempi: passato, presente e futuro).

“Il dono della natura”, raccoglie ed espone gli ancestrali metodi che scandivano il processo del raccolto secondo le 24 fasi del calendario lunisolare.

“Cibo per la vita” svela il percorso produttivo di alcuni alimenti cardine per la cultura cinese (ad esempio il tofu) e racconta alcuni rituali culinari cinesi, come quello del tè.

cielo-uomo-terra

“Tecnologia e futuro” vuole documentare gli elementi del progresso scientifico nell’ambito dei processi che concernono cibo e alimentazione, dal riciclo alla creazione di nuovi ibridi.

Tutto riconduce a un concetto fondamentale nella filosofia orientale, cinese in particolare (che spesso purtroppo manca a noi, uomini e donne occidentali): la totale integrazione dell’uomo nella natura, alla ricerca di una collaborazione della collettività per preservare con gratitudine la terra e consumare con rispetto e parsimonia i suoi frutti.

Padiglione Vanke

Padiglione Vanke

Padiglione Vanke

Il secondo padiglione fa capo a Vanke, multinazionale cinese fondata nel 1984, leader nel settore immobiliare.

Concettualmente, propone ai visitatori l’esperienza dello Shitang, che significa letteralmente “mensa” ma rappresenta intrinsecamente un’accezione molto più ampia, come spazio di convivialità e struttura sociale, radicata nella tradizione ma anche attuale.

La missione di accogliere architettonicamente il concetto di cibo come mezzo di socializzazione è stata assegnata al newyorchese Daniel Libeskind, La struttura, sinuosa all’esterno, ospita al suo interno una selva di pali e grandi schermi raffiguranti scene di convivialità.

Nuovamente il richiamo alla natura: la metaforica foresta simula l’intreccio di relazioni sociali e tradizioni mediante le finte strutture arboree.

China Corporate United Pavillon (CCUP)

Last but not least, il padiglione di China Corporate United, intitolato “Seeds of China”, raggruppa più di una ventina di aziende, tra le principali attive sul mercato cinese. È la prima volta che le imprese cinesi partecipano a un’Esposizione Universale con un padiglione proprio.

Il cenno ai semi della Cina tocca ancora una volta le tematiche della tradizione culinaria e soprattutto del ciclo dell’esistenza, racchiuso in un minuscolo nucleo e pronto ad essere sprigionato per evolvere in frutti e nutrimento per altre vite.

Insomma, c’è sempre molto da imparare dal relativismo culturale e dal confronto con le altre culture e le priorità che esse pongono alla base del proprio sviluppo sociale, ma anche economico.

Se visitate l’EXPO potrete ammirare la Cina a Milano. Insieme a FourStars potrete immergervi nella vera Cina a Shanghai e Hong Kong!


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