Marzo è il mese durante il quale la città di Shanghai ospiterà i numerosi eventi destinati a culminare nella Shanghai Design Week 2015.

Dal 27 al 30 marzo, i più grandi studi creativi del mondo, architetti e designer internazionali, produttori e buyers del settore si ritroveranno nel cuore della città, presso lo Shanghai Exhibition Center.

Il centro espositivo a due passi dal grande tempio di Jing’An ospiterà gli eventi di maggior rilievo.

Stando alle anticipazioni trapelate sui media locali, la partnership tra l’organizzazione Design Shanghai ed i maggiori player del settore (con il supporto del governo cinese e della municipalità), ha messo in piedi un evento che ambisce ad affermarsi come il centro gravitazionale dell’universo creativo asiatico.

Shanghai intende essere la luce guida della Cina per tutto quello che riguarda le moderne tendenze. Perseguendo questo obiettivo, la città ha giocato le propriecarte diplomatiche sin dal 2005 quando, in occasione della Creative Industries Week, ricevette l’invito da parte dell’ExecutiveBoard dell’UNESCO a candidarsi al titolo di City of Design.

L’organizzazione, che fa capo alle Nazioni Unite, gestisce il Creative City Network: le città accolte in questa rete vengono suddivise in sette categorie, sulla base dei prodotti d’eccellenza che le caratterizzano: Artigianato e Folk Art, Cinema, Gastronomia, Letteratura, Media Arts, Musica e, appunto, Design.

Dopo tre anni di ricerca e preparazione da parte di una task force istituita dalla municipalità di Shanghai e guidata dallo stesso sindaco Han Zheng, nel 2008 venne formalmente annunciata la candidatura della città.

Nel febbraio 2010 il direttore generale dell’UNESCO Irina Bokova dichiarò ufficialmente l’ingresso di Shanghai nel network, in qualità di ‘città del design’. Per quanto riguarda la categoria, Shanghai è la settima città ad entrare nella lista, dopo Berlino (Germania), Buenos Aires (Argentina), Kobe (Giappone), Montreal (Canada), Nagoya (Giappone), Shenzhen (Cina).

Detto tra parentesi, le città italiane non si sono finora mostrate molto interessate a integrarsi nel network. Attualmente sono solo tre: Bologna (City of Music), Torino (City of Design) e Fabriano (Artigianato e Folk Arts).

Shangai-design-week-2015

La scelta di lungo termine di Shanghai si è rivelata proficua. Le industrie creative, sostenute dal governo municipale, hanno ottenuto notevoli risultati. Basti considerare che il valore aggiunto generato da queste aziende è passato da 49 miliardi di yuan nel 2004 ad oltre 114 miliardi nel 2009, pari a oltre 17 miliardi di euro attuali.

Visti i risultati, la politica favorevole è proseguita con l’ufficializzazione di un piano quinquennale cittadino (2011-2015) per la promozione delle aziende creative, suddivise in 5 macrocategorie: R&D, Design architettonico, Cultura e Media, Consulenza e Progettazione, Fashion e Consumo.

Nelle intenzioni, le imprese dovrebbero riunirsi in cluster e insediarsi in aree residenziali o industriali dismesse, favorendone il recupero e la riqualificazione.

Questo tipo di intervento urbanistico, dai grandi risvolti sociali, mira ad aggregare le diverse imprese, per renderne più facile ed efficacie la promozione.

Sono oltre 100 i progetti, tra quelli terminati e quelli in corso d’opera, che porteranno alla realizzazione di più aree modello, distinte tra Creative Communities e Creative Urban Areas.

Tra le linee guida del piano rientrano inoltre attività quali l’implementazione di una piattaforma cittadina per la protezione della proprietà intellettuale, argomento estremamente delicato in Cina e cruciale proprio per il settore creativo, nonché l’elaborazione di un sistema di training specifico per i professionisti del design, grazie alla collaborazione tra i principali atenei cittadini.

La Design Week 2015 rientra pertanto in un progetto di ampio respiro, che va ben oltre gli eventi legati al design ed agli scambi commerciali a esso legati.

Con le parole degli organizzatori, si tratta di un percorso di miglioramento dell’ecosistema urbano e sociale che aspira a rendere Shanghai una metropoli ulteriormente globale, superando il concetto stesso di ‘crescita’, trasformandolo in ‘evoluzione’.

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