Cercare di riassumere i miei 6 mesi di Internship Master Program a Shanghai è un’impresa alquanto difficile, se non impossibile, ma ci proverò partendo dall’inizio.

Lo scorso Novembre 2014, a poco più di un mese dal conseguimento del titolo di Laurea Magistrale in Lingue, Letterature e Culture Straniere e dopo aver sostenuto una serie di colloqui per svariate posizioni in Italia, sentivo il desiderio (e il bisogno) di rimettermi in gioco e fare un’esperienza all’estero.

In realtà l’idea di partire era maturata in me già da tempo, perciò, quando mi sono imbattuta nell’opportunità di uno stage di 6 mesi a Shanghai, associato a un corso di lingua per apprendere le basi del Mandarino, ho colto l’occasione inviando la mia candidatura a FourStars.

Ed è così che a Gennaio 2015 sono partita da Malpensa per la Cina, destinazione Shanghai (上海).

In verità, per quanto una persona possa cercare di prepararsi al meglio prima di atterrare all’aeroporto di Pudong, l’impatto con la realtà cinese è forte, specialmente se non si conosce la lingua.

Ad ogni modo, grazie al corso di lingua incluso nell’Internship Master Program, dopo un paio di mesi ero in grado di dare indicazioni al tassista, ordinare al ristorante e chiedere il conto, fare acquisti, chiedere l’ora e altre informazioni alla gente del posto.

Al di là delle difficoltà iniziali con il Mandarino, Shanghai offre una realtà dinamica e moderna, particolarmente internazionale (infatti viene descritta come la città più internazionale e multiculturale della Cina).

È incredibile pensare come la cosiddetta “Città sul Mare”, nata come piccolo villaggio di pescatori, sia oggi in grado di offrire un panorama tanto ricco quanto variegato ai suoi abitanti: dalla trafficata West Nanjing Road, la via dei luxury brands, alla tranquillità dello Yu Garden, dagli sfavillanti grattacieli del centro finanziario in Lujiazui allo street food di Qibao, la città vecchia.

Durante i miei 6 mesi di Internship Master Program ho cercato di sfruttare il tempo a mia disposizione per visitare anche altre località al di fuori di Shanghai, ognuna delle quali mi ha permesso di scoprire i vari volti della Cina: la ricchezza storica di Pechino e l’alba di Huangshan (黄山), la Montagna Gialla; la peculiarità di Suzhou, antica città sull’acqua, e il fermento delle vie di Hong Kong.

Uno-scorcio-del-Palazzo-d-Estate-a-Pechino

Gita-a-Huangshan-la-Montagna-Gialla

 

 

L’esperienza più intensa e di cui vado più fiera della mia permanenza a Shanghai, però, è stato proprio il mio stage.

Ho avuto l’opportunità di lavorare come Editorial Intern per un’agenzia del settore media e comunicazione, a supporto del dipartimento Marketing & Communications.

Lì ho imparato moltissimo e, con il passare del tempo, ho avuto la grande soddisfazione di vedere realizzati vari progetti a cui ho partecipato, vedendo crescere non solo le mie responsabilità, ma anche le aspettative, la fiducia e la stima dei colleghi nei miei confronti – che ho potuto guadagnare offrendo il mio commitment e la mia disponibilità all’azienda, lavorando anche oltre l’orario d’ufficio e nei fine settimana.

Il mio stage a Shanghai è stato per me un vero maestro di vita: ho potuto apprendere molto dal settore, ho imparato a comprendere l’approccio del popolo cinese al lavoro, ho stretto grandi amicizie con tutti i miei colleghi lavorando con un team internazionale, ma soprattutto ho capito quali sono i miei limiti e i miei punti di forza.

In altre parole, lo stage mi ha messo nelle condizioni di poter sfruttare al meglio il mio bagaglio di esperienze e conoscenze pregresse e, allo stesso tempo, mi ha permesso di acquisire nuove competenze.

Per quanto io non ami i cliché, non posso non descrivere il mio Internship Master Program come un’esperienza di grande crescita personale e professionale.

Nonostante gli sforzi, i dubbi e i sacrifici miei e della mia famiglia, a posteriori posso dire che gli aspetti positivi di questa esperienza siano davvero notevoli: ho acquisito spirito di adattamento e capacità di problem solving; ho allargato il mio network (guanxi in Mandarino) di amici e colleghi, con cui sono tutt’ora in contatto – e le occasioni per socializzare non mancano a Shanghai; ho imparato ad apprezzare la cultura e la cucina cinese; ho acquisito fiducia in me stessa.

Per il momento, ho rimandato il mio rientro in Italia di altri 6 mesi per una nuova esperienza di stage in Cina. I progetti lavorativi non mancano e, grazie al mio Internship Master Program, ho capito in che cosa sono brava e in quale settore vorrei lavorare.

Street-food-per-le-vie-di-Qibao-Shanghai

 

Una sera, in giro per Shanghai, mi sono imbattuta in questo cartello sulla porta di un bar durante l’orario di chiusura:

“When one door closes, another one opens. All you have to do is walk in.”

”当一扇门关闭时,另一扇门会向你敞开,你要做的就是走进去。”

A conti fatti, credo non ci sia modo migliore per riassumere il mio Internship Master Program a Shanghai: una porta su nuove opportunità per conoscere un Paese che altrimenti, dall’Italia e senza l’aiuto di FourStars, sarebbe stato difficile approcciare.


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