È in questo periodo dell’anno che colossi dello shopping online come Amazon.com ed eBay.com registrano i più corposi incrementi delle vendite. Quest’anno tuttavia verrà ricordato per il lancio sul mercato internazionale del loro più grande competitor: Alibaba, il gigante cinese del commercio online.
Fondata nel 1999 dall’intraprendente Jack Ma, Alibaba è molto più di un semplice sito di e-commerce: si tratta infatti di un vero e proprio sistema integrato, che ha fatto della diversificazione la chiave del proprio successo.
Alibaba, grazie alle diverse piattaforme di e-commerce ad essa collegate, raggiunge un pubblico eterogeneo ed estremamente vasto: gli analisti stimano che la clientela attiva arrivi a toccare i 320 milioni di utenti.
Secondo il Wall Street Journal, il gruppo fondato da Ma gestisce circa l’80% di tutto l’online shopping in Cina, con transazioni che lo scorso anno sono arrivate a 250 miliardi USD (giusto per farsi un’idea, il doppio di Amazon, ed il 30% in più di Ebay).
Ad Alibaba fanno capo diversi siti in Cina: oltre ad Alibaba.com, piattaforma di commercio all’ingrosso che serve milioni di buyers e fornitori nel mondo, si contano Taobao.com, fondato nel 2003 e simile ad Ebay, dove a vendere i prodotti sono gli utenti stessi, Tmall.com, nato nel 2008 ed ormai considerato la versione cinese di Amazon, disegnato per permettere ai produttori ed ai brands di vendere i loro prodotti ai consumatori attraverso pagine vetrina autonome, Juhuasuan, con un funzionamento analogo a quello di Groupon, caratterizzato da vendite a prezzi ribassati in finestre temporali limitate, ed infine 1688.com, il più grande mercato online B2B di prodotti all’ingrosso in Cina.
Alibaba ha nel tempo creato una serie di strumenti per permettere all’utente di qualsiasi piattaforma del gruppo, sia esso un venditore o un compratore, di muoversi con sicurezza e facilità nel vasto mondo dell’e-commerce, primo fra tutti AliPay, il sistema di pagamenti online (equivalente al sistema PayPal) che già oggi costituisce il 70% delle transazioni online effettuate in Cina, seguito da portali come Alimama, specializzato in tecnologie di marketing online, Alibaba Cloud Computing, che offre servizi legati alla gestione dati ed al cloud computing destinati specificatamente ai venditori online, fino ad arrivare ad eTao, il motore di ricerca lanciato da Alibaba nel 2010, a supporto dei consumatori cinesi nel variegato universo dello shopping online.
McKinsey & Co. prevede che il commercio online in un Paese come la Cina, con un’economia in crescita ed una popolazione di quasi un miliardo e mezzo, arriverà a quota 395 miliardi USD nel prossimo anno. I dati della Banca Mondiale indicano che in Cina su 100 persone 89 possiedono un contratto di telefonia mobile.
Con un tasso di crescita così elevato del commercio online ed una penetrazione così profonda della telefonia mobile sul mercato interno, che vanno a sommarsi ad una potenza economica che riunisce in sè le aree coperte altrove da Amazon, Ebay e PayPal, il gruppo Alibaba si trova nella posizione di non temere il confronto con i giganti occidentali dell’e-commerce, sul mercato interno così come su quello internazionale.
Non trascurabile è inoltre un altro dato: la costante e velocissima crescita della classe media cinese. Il nuovo e sempre più grande ceto medio cinese riconosce il fascino dei beni di alta gamma, e ne ricerca la qualità e l’appeal sociale, sfruttando i sempre più potenti mezzi a sua disposizione.
Alibaba ha saputo interpretare le necessità del consumatore appartenente alla classe media, garantendogli velocità di acquisto on-line ed una relativa sicurezza in termini di qualità del prodotto acquistato. Kelland Willis, analista presso Forrester Research, ha recentemente dichiarato: ‘Alibaba sta lavorando duramente per attrarre clienti di fascia superiore’.
I principali brands internazionali stanno cominciando ad allinearsi con le nuove modalità di acquisto del consumatore cinese. Secondo Daniel McKinnon, direttore dell’area Global Brand Protection di New Balance, la nota compagnia di Boston produttrice di sneakers, ‘È una eccezionale opportunità per noi, Alibaba è già più grande dell’unione di Amazon ed eBay, la cui penetrazione del mercato è ancora relativamente bassa’. Grazie a T-mall, che ospita pagine aziendali come Microsoft, Lego e Puma, la Cina è divenuta il mercato in più rapida crescita per New Balance.
Quanto detto finora è esemplificativo di una modalità di espansione e di penetrazione del mercato estremamente brillante, mai affidata al caso.
Ne è fulgido esempio il caso del ‘Singles Day’, che è diventato in pochi anni il più grande evento mondiale di retail online.
Pare che Alibaba abbia istituito il ‘Singles Day’ l’11 novembre 2009 ispirandosi ad un uso in voga tra gli studenti dell’Università di Nanchino, associando la data 11/11 ad una sorta di festività ‘anti-San Valentino’, perfetta per effettuare acquisti ‘consolatori’ online.
Si tratta essenzialmente di una giornata di promozioni, svendite e saldi sui prodotti presenti sulle varie piattaforme di retail del gruppo.
I dati relativi al 2014 sono sconcertanti, ed hanno superato le più rosee previsioni di Jack Ma stesso, che prevedeva un volume di prodotti acquistati pari a 200 milioni. Il numero individuato dal fondatore di Alibaba venne superato alle ore 18.00.
L’11 novembre 2014 Alibaba ha superato i 278 milioni di ordini, per un totale di circa 9,3 miliardi USD di vendite online, che hanno coinvolto produttori e venditori cinesi, ma anche grandi brands occidentali come Desigual e The North Face.
Alibaba è riuscita inoltre a superare il concetto di e-commerce rappresentato da Amazon ed eBay, riconoscendo la grande opportunità costituita dal commercio B2B: mentre i concorrenti statunitensi hanno focalizzato gli sforzi sul consumo privato, Alibaba ha saputo infatti dare il giusto peso alle vendite all’ingrosso ed alle forniture aziendali.
Questa consapevolezza costituisce un grande vantaggio competitivo per la società fondata da Jack Ma che, tramite Alibaba.com e 1688.com, fornisce accesso diretto alla filiera produttiva cinese al pubblico di tutto il mondo.
Questo significa, essenzialmente, l’abbattimento (almeno teorico) di tutte le barriere costituite dalla localizzazione geografica, l’apertura del mondo dei fornitori internazionali al pubblico che normalmente non ne avrebbe accesso.
Sebbene le entrate ottenute con le vendite all’ingrosso abbiano costituito solo l’11,8% del fatturato di Alibaba Group nel 2014 (una percentuale relativamente bassa, rispetto al volume d’affari generato dalla vendita al dettaglio), non va dimenticato che si tratta di oltre 1 miliardo USD.
Un colosso, quindi, che con il recente ed esplosivo ingresso nel mercato azionario statunitense ha lanciato un chiaro segnale riguardo alla sua volontà di oltrepassare i confini nazionali e di conquistare fette di mercato sempre più vaste.
Una nuova potenza aziendale internazionale che ha saputo creare una immagine di sè globalmente positiva e sinonimo di garanzia e qualità, fidelizzando il cliente mettendolo al primo posto e fornendogli tutti gli strumenti necessari per scoprire un modo nuovo di effettuare gli acquisti, dallo shopping natalizio agli acquisti all’ingrosso, abbracciando i cambiamenti ed adattandovisi con grande flessibilità, interagendo con le aziende senza diventarne competitor ma indispensabile strumento di sviluppo, e diversificando l’offerta raggiungendo un pubblico di dimensioni enormi.
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