È da poco trascorsa, in Cina, una ricorrenza importante: il Victory Day, che si festeggia il 3 settembre di ogni anno.

Nata come commemorazione della vittoria contro il Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale e della sconfitta del nazifascismo, il Victory Day è una sorta di equivalente cinese della nostra Festa della Liberazione, anche se in Cina non costituisce una Festa Nazionale.

L’anno scorso, nel 2015, in occasione del settantesimo anniversario della Vittoria sulle truppe giapponesi, il Consiglio di Stato Cinese ha indetto per la prima volta un’imponente parata militare in occasione del Victory Day.

Fino ad allora, dal 1949, eventi di tale portata erano stati riservati ai festeggiamenti annuali per celebrare l’anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

La parata, tenutasi a Pechino, ha visto sfilare oltre 12.000 soldati, con tanto di carro-armati, velivoli militari, missili e macchinari da guerra. Anche i Veterani dell’Esercito Popolare di Liberazione hanno preso parte alle celebrazioni.

Per l’occasione, anche il cielo di Pechino si è mostrato straordinariamente terso (nessuna trascendente casualità: il governo cinese aveva pensato anche a questo, predisponendo la momentanea chiusura delle fabbriche e del traffico automobilistico per ridurre i livelli di smog).

Stagliandosi su un cielo insolitamente azzurro, il variopinto spettacolo del volo degli aircraft ha potuto ottenere massima visibilità e splendore, restituendo l’immagine di una Cina liberata dall’oppressione giapponese e simboleggiando il brillante futuro del paese (questo quanto riportato dalla Televisione Centrale Cinese, che nei giorni tra l’1 e il 5 settembre ha sospeso il normale palinsesto di intrattenimento, per mandare in onda una programmazione interamente a base di film, serie e documentari sulla Seconda Guerra Mondiale).

Ad assistere alla parata anche numerosi Ministri e Capi di Stato provenienti da diversi paesi, che hanno presenziato rendendola così un importante evento di richiamo internazionale.

Per il 2016 i festeggiamenti sono stati molto più sobri, tornando alla consueta celebrazione della memoria, ma senza alcuna Festa Nazionale.

Tutto lascia presagire che, probabilmente, per vedere un’altra parata in pompa magna bisognerà attendere l’ottantesimo anniversario del Victory Day, il 3 settembre 2025.

Come si suol dire… chi vivrà, vedrà!

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