La nostra video-call avviene via Skype dopo essere rientrate a casa da Milano sfidando entrambe un diluvio torrenziale.

Il suo viso così solare e sorridente rischiara il grigiore proveniente dalla finestra ed il suo modo di parlare vivace e pieno di energia mette decisamente il buonumore e preannuncia una chiacchierata simpatica.

Federica ha 23 anni, ha maturato un’esperienza di stage all’estero di sei mesi presso un’importante Agenzia a Shanghai, è tornata a Milano da pochi mesi ed ora ha un ottimo lavoro presso un’azienda italiana conosciuta in Cina.

Considerando la sua età, ha già da raccontare parecchio di sé.

Federica è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, parla perfettamente due lingue, l’inglese e il portoghese ed ora, dopo la sua esperienza di sei mesi a Shanghai, dice di aver iniziato a comprendere il cinese.

Il trasferimento in Cina non ha rappresentato il suo primo viaggio all’estero a scopo formativo e di studio.

Infatti, durante l’Università, si era trasferita a Rio de Janeiro con uno dei Programmi Overseas organizzati per gli studenti, Programma che le ha consentito di apprendere la lingua portoghese in modo eccellente e di fare un’esperienza di collaborazione presso il Consolato del Brasile a Milano.

Le chiedo: “Fede, ti sei laureata lo scorso anno appena prima di partire per lo stage in Cina…come hai fatto a studiare per la tesi, lavorare ed avere il tempo di pensare di ripartire nuovamente per uno stage all’estero? Non ti sei fermata un attimo!

Federica: Sono fatta così, sono curiosa, sempre interessata, mi piaceva e mi piace l’idea di fare esperienza soprattutto all’estero. Ti cambia la vita, ti apre la mente, impari tantissimo soprattutto se hai la volontà di apprendere dai colleghi ma anche da chi ti sta accanto nella vita di tutti i giorni

Federica è molto contenta dello stage fatto a Shanghai e dei colleghi sia italiani che cinesi.

La sua grande volontà di imparare e la capacità di mettersi in gioco in prima persona le hanno dato l’opportunità di provare a dimostrare quanto valesse e la proposta di un lavoro a Milano è arrivata nel giro di pochi mesi.

Dice: “Io chiedo sempre quando non so. E’ in questo modo ad esempio che ho imparato il cinese in Agenzia, dai miei colleghi locali ai quali chiedevo spesso spiegazioni e approfondimenti. Erano tutti molto disponibili!

Le chiedo: “Cosa consiglieresti ai ragazzi che hanno da poco terminato gli esami di maturità e non sanno che facoltà scegliere ed a quelli che si stanno laureando e non sanno che strada prendere, se restare in Italia oppure andare all’estero?

Federica: “A tutti consiglio di andare, di fare qualche esperienza all’estero anche durante gli studi universitari. L’ho riscontrato su di me personalmente, le esperienze all’estero rendono più tolleranti, più riflessivi. Ho imparato che tutto ciò che è ovvio per te non è detto lo sia per gli altri. In più un periodo all’estero  aiuta a capire cosa manca nel proprio Paese. Molto importante è anche iniziare a lavorare mentre si frequenta l’Università per diventare più appetibili per le aziende dopo aver conseguito la laurea. In Brasile ad esempio è normale lavorare mentre si studia fin dal primo anno di Università

Aggiunge: “A chi decide di partire, consiglio di non stare esclusivamente con gli italianima di mescolarsi alla gente, di aprirsi alla cultura del posto, a valori nuovi. Io, per esempio, avevo uno splendido rapporto con le mie compagne di appartamento e di Internship Program ma organizzavo sempre anche qualche uscita con altri amici expat e colleghi di lavoro

Le chiedo: “Cosa consigli alle ragazze tue coetanee, in particolare a quelle più timide ed insicure?

Federica:”Proiettatevi nel futuro. Abbiate coraggio e partite senza timore!Shanghai ad esempio è una città che dà sicurezza. Quando ci vivi lo capisci. Come donna mi sentivo sicura lì a differenza di quando ero a Rio. Non mi è mai capitato nulla in quella città però il senso di sicurezza provato a Shanghai era maggiore rispetto a Rio

Porto l’attenzione sui genitori: “Vogliamo dare un incoraggiamento ai genitori troppo apprensivi? Perché a volte sono loro i più terrorizzati nel lasciar partire i propri “bimbi”

Federica: “Date fiducia ai vostri figli! I miei genitori mi hanno sempre sostenuta ogni volta che li ho coinvolti in progetti che avessero un fine ragionevole, sensato e meditato

Federica è giovane, intraprendente ed ha le idee molto chiare.

Le chiedo “Cosa farai ora?

Federica: “Ho tante idee in mente! Prima di tutto ho questo lavoro che mi piace tantissimo e che mi porterà ancora a Shanghai, poi vorrei prendere la laurea magistrale in Management Internazionale, poi chissà dove mi porterà il lavoro e la vita… amo viaggiare, fare esperienze nuove, non metto limiti alle idee ed ai sogni!

Federica, il meglio dei ricordi con le amiche di appartamento e di Internship?

Ho tanti ricordi bellissimi con Luisa e Laura ed una grande amicizia con loro che continua anche ora a Milano. Abbiamo caratteri differenti ma siamo molto unite. Ci siamo aiutate tanto a vicenda. Ricordo i film guardati sul letto per poi addormentarsi cotte dal sonno!

Cara Federica, la nostra lunga chiacchierata è stata davvero piacevole.

Speriamo di aver trasmesso una sana energia positiva a chi ci ha letto in particolare ai nostri giovani lettori ma anche a chi, tra quelli più grandi, pensa che i ragazzi di oggi siano scoraggiati, demotivati e stanchi prima ancora di iniziare a lavorare.

Se qualcuno di questi ragazzi è davvero demotivato, forse sta a noi adulti capire come aiutarlo e se, forse, nel nostro comportamento abbiamo avuto qualche responsabilità.

Ciao Fede e buona fortuna!


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