Cosa è rimasto di Mao Zedong nella Cina del XXI secolo?

La sua eredità politica e culturale sembra oggi ben rappresentata dal volto del Grande Timoniere stampato sulle banconote, motore primo e oggetto di venerazione per una generazione di giovani cinesi dai gusti e dalle aspettative materiali compiutamente borghesi.

Eppure, secondo Federico Rampini – già corrispondente da Pechino per la Repubblica – il lascito di Mao marchia indelebilmente il ritratto della Cina contemporanea.

L’ostinazione sanguinaria con cui perseguì il sogno della Cina unita e socialista dopo la guerra, insieme con la visione – talvolta annebbiata – che rese possibili le aperture economiche da parte dei suoi successori, hanno come preciso risultato la Cina di oggi, la nuova superpotenza del nostro secolo.

Si tratta di un paese conscio dei propri crescenti mezzi, orgoglioso fino ai rischi dello sciovinismo, incredibilmente concreto.

Alla origini di tutto questo continua a esserci un autentico e controverso gigante del Novecento, per trent’anni al timone del paese più popoloso del mondo: Mao Zedong.

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