Filippo, 25 anni. Da Modena, dopo un’esperienza di Erasmus a Granada  e una laurea in Brand Management a Milano, lo accompagniamo nelle tappe del suo Internship Language Program a Hong Kong. In questo capitolo ci racconta di come trascorre i suoi weekend e le serate dopo il lavoro, tra comunità expat e local.

 

Anche se estremamente orientata al lavoro, Hong Kong è in grado di trasformarsi, nel weekend, in una città che permette all’enorme popolo di lavoratori di divertirsi.

L’atmosfera che si respira dal venerdì sera in poi, quando gli uffici oramai sono chiusi, è totalmente differente da quella sobria e seriosa che si percepisce durante la settimana. Una volta abbandonati pensieri, problemi o vicissitudini riguardanti il lavoro, una moltitudine umana si trasferisce nel quartiere Central e dintorni, fulcro della vita mondana, per rilassarsi con un drink in compagnia, oppure per scatenarsi nelle discoteche.

Hong Kong

Senza dubbio Central è il quartiere più frequentato dalla comunità expat di Hong Kong. Le tre zone che lo compongono sono: Lan Kwai Fong, famosa per le discoteche e locali notturni, Soho, nota per i suoi lounge bar di nicchia un po’ più di pregio e, infine, Mid-Levels costellata da tantissimi ristoranti di tutte le nazionalità del mondo, dove la gente si ferma a mangiare qualcosa prima di trasferirsi nel locali delle altre zone.

Inevitabilmente, anche per i local il quartiere Central è il luogo del divertimento, diventando nel weekend un calderone di nazionalità, culture e relazioni tra expat e local che non mi era mai capitato di vedere prima in vita mia.

Tuttavia, un dettaglio non indifferente per una città cosmopolita come Hong Kong, è la scissione tra locali frequentati maggiormente da expat e luoghi prevalentemente local: con il passare del tempo capita di notare, entrando in un determinato locale, che sia in prevalenza frequentato da gente del posto oppure, al contrario, colmo di gente occidentale.

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Se dovessi scegliere un locale preferito a Hong Kong sarebbe sicuramente il Cassio, un bar/discoteca nel cuore di Lan Kwai Fong principalmente frequentato da occidentali. Situato al secondo piano di un palazzo, raggiungibile solo con ascensore dalla strada principale della zona, accoglie ogni sera un’audience di giovani, che  si ritrovano per bere qualcosa in compagnia, ascoltando bella musica e scambiando qualche parola nel patio esterno. Solitamente mi piace passarci qualche ora nel weekend, anche portando amici o conoscenti.

Un episodio che ricordo col sorriso della vita notturna a Hong Kong risale a uno dei primi weekend in città: non conoscendo ancora molta gente andai a fare un giro a Lan Kwai Fong con l’intento di intrattenermi qualche ora prima di rientrare a casa.

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Lì conobbi casualmente un Sud Coreano di Seoul, venuto a Hong Kong per il weekend. Ci trovammo nella stessa situazione, entrambi soli in cerca di divertimento e decidemmo di trascorrere la serata insieme nei locali della zona. È stata una delle serate più divertenti dal mio arrivo, perché gli eventi migliori sono proprio quelli che non programmi e non ti aspetti.

Weekend a parte, mi piace trascorrere le mie serate durante la settimana alimentando la mia più grande passione: lo sport. La Phisical Fitness di Causeway Bay è ormai diventata la mia seconda dimora, andando a comporre il triangolo “casa, lavoro, palestra” che costituisce l’habitat naturale nella mia vita a Hong Kong. Parlando di vita extra lavorativa non posso però non citare la mia amata squadra di calcetto. La “FalloInArea” è una squadra di italiani che da qualche anno si ritrova periodicamente per trascorrere una serata infrasettimanale in compagnia di amici, con lo scopo di divertirsi giocando a calcio. Il fatto che sia iscritta ad una lega amatoriale di calcio a 5, rende l’impegno un po’ più serio e coinvolgente del normale, e poi si sa, noi italiani in queste cose siamo molto competitivi!

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Il tutto nacque il primo weekend che arrivai a Hong Kong ed ebbi subito la fortuna di conoscere un ragazzo che faceva parte del team. Conoscendoci, gli raccontai della mia passione per il calcio e così mi propose subito di entrare a far parte della squadra, cosa che io prontamente accettai.

Qualche giorno dopo partecipai alla prima partita di campionato, e da li in poi la cosa mi prese talmente tanto che non saltai neanche più una partita del campionato, anche grazie allo splendido gruppo che si venne a creare tra di noi. Una legge rigorosa della “FalloInArea” riguarda il “terzo tempo”: dopo la partita, che si vinca o che si perda, si partecipa tutti insieme a una pizzata per chiacchierare e divertirsi al pub davanti a una bella birra fresca!

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La cosa che mi ha colpito incredibilmente è stata la possibilità di entrare in contatto con un gruppo così eterogeneo di uomini, la maggior parte padri di famiglia, alcuni sposati, alcuni in carriera presso grandi realtà italiane e internazionali. A prescindere dall’età, dalla posizione lavorativa e sociale, dagli anni di permanenza in città, il comune denominatore è la voglia di divertirsi e stare bene insieme e credo che sia questa la cosa più importante in un’attività extra lavorativa, come lo sport, che ti permette di instaurare amicizie e affetti.

Sicuramente questo magico gruppo sarà una delle cose più preziose e indelebili che mi porterò dietro da questa esperienza a Hong Kong, costellata di serate passate assieme, tra connazionali, confrontandosi su come a volte sia difficile interagire con chi è diverso da noi, come i local o gli orientali in genere, nella vita lavorativa o nella vita privata, in amore, in amicizia o più semplicemente in circostanze casuali.

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Gli “anziani” del gruppo mi hanno assegnato il soprannome “Bimbo”, per via degli anni di differenza che mi separano da loro. Spesso mi sono sentito dire queste parole: “Bimbo, tu sei giovane e avrai tempo di fare il tuo percorso e capire tante cose. Ognuno nella vita deve prendere la propria strada e cercare di fare quello che ama, che sia in Italia, in Asia o altrove. Nessuno può sapere a priori il proprio destino, però ora sei qua, hai 25 anni, e non puoi fare altro che goderti e viverti a pieno questa esperienza a Hong Kong!”.

 

> Continua a leggere il Diario di Viaggio di Filippo e prosegui con il capitolo successivo.

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