L’edizione 2016 del summit G20 si è svolta Il 4 e il 5 settembre ad Hangzhou, in Cina.
La presidenza del G20 è, per la Cina, un’opportunità per dimostrare il suo ruolo crescente negli equilibri internazionali e vedersi riconoscere ufficialmente uno status alla pari con le altre grandi nazioni.
Il nuovo modernissimo centro della città di Hangzhou
Negli ultimi trent’anni, infatti, la Cina ha sperimentato una crescita economica e un’evoluzione sociale uniche, che la rendono oggi non solo un interessante modello di sviluppo, ma anche un partner decisivo nelle politiche economiche dei paesi emergenti dell’Asia e dell’Africa.
In quanto ospite dell’evento, è compito della Cina definire i temi e le priorità che verranno affrontate durante le due giornate dell’evento: tale grande potere di influenza porta però anche un’importante responsabilità nella gestione degli equilibri degli interessi internazionali ed economici globali.
I temi scelti per questa edizione sono stati riassunti dal presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jingping, in un messaggio del 1 dicembre 2015:
«[…] La Cina, assumendo la presidenza del G20 per il 2016, è pronta a lavorare con tutti i membri [del summit] verso un’economia mondiale innovativa, rinvigorita, interconnessa ed inclusiva. Da questo proposito, i temi del summit G20 2016.
Innovazione come importante forza motrice per una crescita globale sostenibile. […]Il G20 ha il compito di creare nuovi motori di crescita promuovendo uno sviluppo guidato dall’innovazione, incoraggiando innovazioni scientifiche e tecnologiche internazionali, lo sviluppo di nuovi concetti, istituzioni e meccanismi così come modelli di business.
In un mondo globalizzato, l’inter-connettività tra crescita e sviluppo in diverse nazioni è diventata così stretta che si cresce, o si cade, insieme. Questo senso di comunità dovrebbe sia essere una priorità che rendere possibile, per il G20, la ricerca di una economia mondiale aperta, la ricerca di cooperazione per affrontare le sfide comuni […] al fine di raggiungere mutui benefici.
I livelli di sviluppo dei singoli Paesi si differenziano molto l’uno dall’altro, questo “gap” dev’essere avvicinato anziché lasciare che si allarghi.[…] Il G20 è impegnato nella ricerca di una crescita più inclusiva, attraverso azioni concrete volte alla riduzione delle diseguaglianze e squilibri nello sviluppo globale.
Le visioni definiscono i risultati, che a loro volta guidano le azioni. Durante la preparazione per il summit del G20 2016, la Cina rafforzerà la coordinazione e la cooperazione con tutte le parti e non risparmierà gli sforzi per creare un’economia mondiale innovativa, rinvigorita, interconnessa ed inclusiva.»
Oltre a questi punti, nell’agenda del G20 grande rilevanza hanno anche i punti sulla lotta alla corruzione, allo sviluppo della sanità mondiale e delle energie rinnovabili e cambiamenti climatici.
Quali gli esiti di questa importante presa di responsabilità del governo Cinese, fino ad oggi rimasto “dietro le quinte” del panorama politico internazionale e solo recentemente disposto ad un sempre maggiore coinvolgimento?
Probabilmente il G20 darà solo una risposta parziale a questo quesito, ma rappresenta indubbiamente un momento molto importante per la Cina, che si vuole dimostrare pronta ad un coinvolgimento diretto ed attivo nella ricerca di un nuovo equilibrio internazionale.
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