Come scrivere il curriculum per lavorare in Cina

Stage o lavoro all’estero: perché?

Un’esperienza di stage o lavoro all’estero rappresenta un vero e proprio valore aggiunto per il tuo CV. Il fatto di aver maturato un’esperienza internazionale sarà considerato dalle aziende italiane come determinante nei processi di selezione.

Agli occhi dei recruiter, chi ha avuto esperienze di lavoro fuori dall’Italia presenta maggiori capacità di adattamento, flessibilità, autonomia, curiosità, mentalità più aperta e pro-attiva.

Ma non solo! Un periodo di stage o lavoro fuori dal proprio paese potrebbe anche aprire le porte di una carriera internazionale, rendendo il tuo cv più appetibile anche per le aziende con sede all’estero.

La ricerca di un’opportunità professionale oltre i confini nazionali è quindi una scelta sempre più diffusa tra i giovani italiani che non trovano lavoro in patria o che semplicemente desiderano dare valore al proprio percorso professionale e affrontare una crescita, sia lavorativa che personale.

Oltre a scoprire come scrivere un curriculum per lavorare in Cina, leggi le dritte di FourStars su come cercare lavoro all’estero.

Perché un’esperienza in Cina

Innanzitutto un’esperienza in Cina è il primo passo per imparare il cinese mandarino, in assoluto la lingua più parlata al mondo.

La Cina è un paese in forte evoluzione, il governo ha investito su infrastrutture di prima qualità e si sta affermando sempre più come una delle principali potenze economiche.

Per questo motivo numerose aziende italiane hanno scelto la Cina come obiettivo del proprio business e sono in cerca di risorse con una buona conoscenza del cinese, che possano mediare tra le due realtà.

D’altro canto, sono altrettanto numerose le aziende cinesi o internazionali con sede sul territorio cinese che cercano di attrarre talenti europei e in particolar modo italiani, anche in settori per cui l’inserimento in Italia risulta più ostico.

In Cina il lavoro non manca, la meritocrazia è fortemente riconosciuta e la possibilità di fare networking è molto elevata. Gli stipendi piuttosto elevati e i costi ridotti.

Come scrivere il curriculum per lavorare in Cina

Cercare lavoro in Cina non è così semplice, in quanto comporta alcuni punti critici da non trascurare. Prima di scrivere il curriculum per lavorare in Cina si deve tenere in considerazione le specificità del paese, informarsi sulle regole vigenti, sui parametri culturali di riferimento e sul galateo del lavoro.

Ecco alcuni consigli per scrivere il curriculum per lavorare in Cina:

• Nazionalità e altre info

Inserire i dati relativi alla nazionalità all’inizio del cv, è un dettaglio a cui i recruiter cinesi prestano molta attenzione. Allo stesso modo, sono richieste le informazioni riguardo sesso ed età.

• Descrizione personale

Oltre alle consuete informazioni sulle esperienze professionali e formative pregresse, è consigliabile inserire una descrizione personale che racconti chi sei

• Visto

Ottenere il visto per lavorare in Cina non è così semplice e ci sono moltissime tipologie di visto per scopi diversi (studio, lavoro, turismo, affari, ecc). Quando si scrive il curriculum per lavorare in Cina, è bene includere tutti i dati relativi al visto, mettendo bene in evidenza la tipologia e la scadenza.

• Niente bugie

Non conviene mentire nello scrivere il curriculum per la Cina (né per il cv in generale): molte aziende verificano le informazioni online e per alcune competenze, ad esempio le abilità linguistiche, le lacune verrebbero a galla in ogni caso in sede di colloquio o peggio ancora potrebbero essere penalizzanti durante l’esperienza di stage o lavoro.

Bisogna tenere in considerazione che gli incontri nell’ambito dei processi di selezione in Cina si svolgono principalmente di persona. È buona norma arrivare sempre in anticipo ai colloqui: circa 15 minuti è il tempo ideale, mentre il ritardo e l’eccessiva puntualità sono considerati mancanza di rispetto.

Ricorda che durante un colloquio con datori di lavoro e recruiters cinesi non bisogna mai stringere la mano, piuttosto è meglio fare un leggero inchino se l’interlocutore ne accenna uno.